Il cantautore sostiene le orchestre da ballo e chiede più attenzione alla Rai, con il supporto di Obis, Audiocoop e Afi.
Queste sono le parole di Enrico Ruggeri, che si possono ascoltare nel messaggio video in allegato: “Aderisco con piacere all’appello dell’Obis, che unisce tutte le grandi orchestre da ballo, di tutto un mondo dello spettacolo, presieduta per altro, dal mio amico Moreno Conficconi. È un’associazione che si batte affinché la musica locale trovi una giusta collocazione e venga valorizzata. Noi in Italia abbiamo venti Regioni, abbiamo realtà incredibili di folklore, cose che ci invidiano in tutto il mondo, probabilmente in questi tempi di omologazione sarebbe il caso di seguire con più attenzione tutti questi movimenti, magari dando, grazie alla Rai, ai TG Regionali, spazio a tutti i grandi eventi che si svolgono sul territorio, credo che sia venuto il momento di fare qualcosa, anche perché tutte queste nostre realtà ci vengono poi invidiate nel mondo. Pensate per esempio a Romagna Mia, che ha girato veramente tutto il pianeta, ecco io credo che sia venuto il momento di fare qualcosa di concreto, magari dedicare delle rubriche a quello che avviene sul territorio, abbiamo i Tg3 regionali per esempio, che potrebbero fare al caso nostro.
In bocca al lupo e forza con le vostre segnalazioni”.
“Sono molto soddisfatto che l’appello lanciato da OBIS, l’associazione che riunisce le orchestre della musica da ballo – dichiara il presidente Moreno Conficconi – abbia ricevuto questa grande attenzione da parte di molti artisti e associazioni di settore, in particolare l’adesione e il sostegno di Enrico Ruggeri, uno dei grandi cantautori del nostro paese, ci onora particolarmente”.
“Segno – prosegue Moreno Il Biondo – che la richiesta fatta alla Rai affinché si possano realizzare appuntamenti quotidiani e settimanali fissi per valorizzare i festival e gli eventi del territorio regionale insieme a tutte le nuove produzioni musicali che vengono realizzate dagli artisti della regione ha una sua grande validità in una fase storica di grande omologazione musicale.
Significative sono anche le adesioni di due associazioni di discografici come la storica e importante AFI e la più giovane e dinamica AudioCoop che sostengono Obis in tale proposta”.
“Vi è infatti una ricchezza di proposte da parte di produttori, promoter, locali e artisti di ogni singola regione che al momento viene intercettata solo parzialmente dalle sedi delle Rai regionali e dai Tg regionali. L’auspicio è che tutta la Rai, compresi i grandi canali generalisti, quelli web e RaiPlay e in questo caso anche le Rai regionali con dei fondi dedicati, magari in collaborazione con le singole Regioni con il supporto del Ministero della Cultura, aprano realmente le loro porte ai progetti della musica, festival e artisti del loro territorio e alla loro amplissima pluralità di proposte musicali, un’apertura del servizio pubblico che rafforzi le già presenti radio e tv private fino a diventarne ulteriore esempio di una ancora più giusta e ampia programmazione. Per le Rai regionali si tratterebbe di aprire una finestra quotidiana a conclusione dei Tg regionali quotidiani e di allestire nel fine settimana una rubrica settimanale di appuntamenti di musica dal vivo e di uscite discografiche legate anche agli artisti regionali del folklore, del ballo e dell’intrattenimento. Un maggiore servizio pubblico delle Rai regionali a favore dei festival e degli artisti di ogni singola Regione, valorizzando così anche tante singole musiche regionali di grande qualità e di successo anche all’estero. Si amplierebbero enormemente le finestre di opportunità per tali realtà, con un indotto produttivo che troverebbe ulteriori vantaggi da una informazione adeguata e potenziata”.
“Ora dopo questi importanti e preziosi supporti – conclude Moreno Conficconi – ci muoveremo per chiedere un incontro al Ministero della Cultura e alla Rai affinché facciano proprie queste proposte per una valorizzazione, quella della filiera delle musiche e degli artisti regionali, che e fondamentale per la tutela, la crescita e lo sviluppo della nostra identità nazionale in musica nel nostro paese e nel mondo, vista anche l’importanza dal punto di vista economico e occupazionale”.
Il settore delle orchestre da ballo nella ripartenza del 2022 ha visto infatti l’attività di circa 3000 orchestre con 15 mila musicisti coinvolti per la realizzazione di 210 mila eventi e spettacoli in tutta Italia con un giro d’affari di ben 70 milioni di euro. Tutto questo ha coperto una gamma vastissima di richieste portando le Orchestre da Ballo in Discoteche, Balere, Circoli, Dancing, Sagre Gastronomiche, Feste Patronali, Feste Popolari di Piazza, delle Associazioni, dei Partiti, delle Parrocchie, del Mondo dello Sport, Bar, Ristoranti e in tanti altri luoghi all’aperto e al chiuso durante tutto il corso dell’anno suddivisi per il 65% in Feste all’aperto nel periodo primavera, estate e autunno e il 35% nei Locali di Ballo in autunno e inverno.
Si tratta di un giro d’affari che porta a un totale di versamenti Inps pari a 22 milioni e 500 mila euro con un pubblico complessivo, per il 2022, di oltre 42 milioni di persone che ha seguito dal vivo con la presenza agli eventi e sui social e sui canali tv dedicati tutto il mondo della musica delle orchestre da ballo. Si tratta di numeri e risultati straordinari che fanno veicolare la musica da ballo e la canzone italiana: sono infatti le Orchestre quelle che veicolano poi durante tutto l’anno dal vivo le migliori canzoni che emergono, per fare un esempio di questi giorni, dal Festival di Sanremo contribuendo a farle ballare e cantare ad un pubblico sempre più numeroso durante tutto l’anno.
Fonte: L’Altoparlante – Comunicazione Musicale