LIVORNO-Pensieri in corsa –Dal 27 luglio al 3 agosto all’ Ippodromo Caprilli – Alle origini del pensiero moderno
A cura di Luca Zannotti in collaborazione con Fondazione Lem e Comune di Livorno
La datazione storiografica tradizionale dà avvio alla modernità con la scoperta delle Americhe del 1492, una data puramente convenzionale, se si pensa alla pluralità di avvenimenti che segnarono quel punto di discontinuità per la nascita della cosiddetta Età moderna.
La caduta di Costantinopoli e il conseguente crollo dell’Impero d’Oriente, con la fuga degli intellettuali bizantini i detentori della sapienza greca, nel resto d’Europa ed in particolare a Firenze alla corte di Cosimo de’ Medici, che diedero un impulso rilevante nell’affermazione del recente umanesimo con la fondazione dell’Accademia neoplatonica.
L’evento, che consolidò la nascita del punto di vista moderno, fu l’invenzione della stampa a caratteri mobili, avvenuto in Europa a opera di Johannes Gutenberg (1455). Questo elemento favorì la nascita del punto di vista individuale, che, con l’umanesimo, trovò nelle arti visive un corrispettivo simbolico mediante la diffusione del cono prospettico e della prospettiva intesa come forma simbolica.
I primi due appuntamenti di luglio:
27 luglio – Ippodromo Caprilli ore 21 30
Carlo Magno. Il potere in una corona
Alessandro Vanoli. Storico e scrittore (foto di copertina)
“Nell’immaginario la figura di Carlo Magno è legata all’imperatore che nel Natale dell’anno Ottocento viene incoronato da Papa Leone III. «Su di lui – dice Alessandro Vanoli – c’è molto altro da dire, tutto quello che precede questo avvenimento e tutto quello che segue. Da una parte c’è un re, prima che imperatore, che incarna una nuova idea politica, quella che mescola tradizione romana, tradizione germanica e l’apporto del Cristianesimo. Quindi un re che assume un volto sacrale nuovo, molto legato alla forza e alla violenza che sono così presenti del mondo germanico; un re che però guarda anche al mondo latino, del quale si ritiene un erede. Tutto questo Carlo Magno lo fa ancor prima di diventare imperatore: è un uomo che parla latino, che anche se illetterato è raffinato e che curiosamente ha di sé un’idea di origine più latina che germanica. Questa è la parte che precede l’incoronazione: quella che segue è il mito di sé che contribuirà a costruire».– Alessandro Vanoli (Bologna, 1969). Dopo una laurea a Bologna in Storia della Filosofia medievale, consegue il dottorato a Venezia, Ca’ Foscari, in Storia Sociale europea. In quei primi anni si è occupato soprattutto di Spagna medievale e di rapporti tra cristiani e musulmani nel mondo iberico. Dal 2002 al 2012 ha insegnato presso l’Università di Bologna – e per un breve periodo anche presso l’Università Statale di Milano – specializzandosi in storia del Mediterraneo e lavorando in particolare sulla storia della medicina araba e sulla presenza islamica in Sicilia. Dal 2008, anche attraverso la collaborazione con la Universidad de Tres de Febrero di Buenos Aires, la UNAM di Città del Messico e la Pennsylvania University, si è occupato del rapporto tra mondo mediterraneo e spazio atlantico, studiando in particolare la presenza islamica nel Nuovo Mondo nella prima età Moderna. Dal 2012 ha cominciato ad affiancare l’attività di saggista a un sempre maggiore interesse nei confronti della comunicazione e della divulgazione, collaborando con alcuni festival culturali e con l’editore il Mulino. In tal senso si è dedicato tanto a progetti teatrali quanto ad attività didattiche legate alla conoscenza del mondo islamico e alla promozione della storia come parte irrinunciabile del rapporto tra culture differenti. Nel 2015 ha pubblicato Quando guidavano le stelle, il racconto, in parte autobiografico, di un viaggio mediterraneo sviluppato nel tempo e nello spazio. Ad esso ha fatto seguire L’ignoto davanti a noi, in cui riprendeva lo stile narrativo del precedente lavoro, affrontando il tema della scoperta geografica e della fine dello spazio esplorabile. Sulla base di Quando guidavano le stelle e del saggio Storie di parole arabe, ha scritto il reading teatrale Le Parole e il mare, portato in scena dal 2017 assieme a Lino Guanciale e a Marco Morandi. Dal 2017 collabora anche con lo storico Amedeo Feniello in varie attività teatrali e divulgative. Ha curato la mostra Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, Islam e Arte, dal 13 Aprile al 1 Settembre 2019 presso il Museo d’arte orientale (Torino). Collabora attualmente con Radio RAI 3 e con il quotidiano Il Corriere della Sera.“
29 luglio – Ippodromo Caprilli ore 21 30 Eravamo Immortali. Invenzione dell’arrampicata moderna
Manolo. Arrampicatore e alpinista
“Un ragazzo cresciuto in un ambiente che vedeva le montagne solo come fonte di pericoli, e che un giorno, quasi per caso, ha scoperto il fascino della roccia. Un mondo verticale retto da regole proprie, distante da costrizioni e consuetudini della società. Così, al rumore della fabbrica e a una quotidianità alienante si è sostituito il silenzio delle vette. Uno dei più grandi scalatori italiani e internazionali, che ha contribuito a cambiare per sempre il volto dell’arrampicata, racconta per la prima volta come ha scelto di affrontare le pareti alleggerendosi di tutto, fino a rifiutare persino i chiodi. Nella convinzione che la qualità del viaggio fosse più importante della meta, e che ogni traguardo portasse con sé una forma di responsabilità. La famiglia, gli affetti, le esperienze giovanili, gli amici delle prime scalate, le vie aperte spesso in libera e in solitaria, il tentativo di conquistare gli ottomila metri del Manasl. Maurizio Zanolla ripercorre gli anni – tra i Settanta e gli Ottanta – che l’hanno portato alla celebrità. Non un elenco di scalate, o delle vie più difficili, ma l’affresco delle esperienze più significative, più intense e toccanti, di una vita vissuta alla ricerca dell’equilibrio.“
l’evento proseguirà in agosto con ulteriori appuntamenti:
2 agosto – Ippodromo Caprilli ore 21 30
Sotto il cielo della Luna. Fato e fortuna in Pomponazzi e Machiavelli
Andrea Suggi Storico della filosofia del Rinascimento, Università Ca’ Foscari di Venezia
3 agosto – Ippodromo Caprilli ore 21 30
La sapienza Greca – Ippodromo Caprilli ore 21 30
Umberto Galimberti Filosofo, accademico e psicoanalista