Agenzia Toscana Notizie
L’appuntamento è per il 27 novembre, quando andrà in scena il denso
programma del Bright-Night 2020, la “Notte europea delle ricercatrici e dei
ricercatori”, la manifestazione nata nel 2005 per iniziativa della
Commissione UE che mette in contatto i cittadini con la scienza.
L’edizione dell’anno della pandemia, una maratona on line sul sito:
www.bright-night.it <https://www.bright-night.it/>
, è stata presentata in sala Pegaso dall’assessora con delega a
università e ricerca, Alessandra Nardini, che ha guidato la diretta audio
video con il rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei e, in remoto,
la rete di università e istituti di ricerca al top nella nostra regione
che costituiscono le connessioni di Bright-Night in Toscana.
In primo piano le parole chiave “crescita, salute, fiducia” come vuole
l’acronimo “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in
research” (Bright, appunto) accanto a “la fiducia e l’impegno della
Regione Toscana” richiamati da Bernard Dika, consigliere per le politiche
giovanili del presidente Eugenio Giani, di cui ha portato i saluti.
Parole chiave anche secondo Nardini: “Fatico a pensare a un momento
recente in cui noi, come comunità, abbiamo sentito più di ora bisogno di
crescita, salute e fiducia.”
L’assessora aggiunge poi: “Oggi gli occhi del mondo intero sono rivolti
alla scienza. Tuttavia assistiamo anche a tentativi sistematici di minare
l’oggettività scientifica e la credibilità stessa del metodo scientifico.
La scienza va protetta dall’anti-scienza. Proprio la recente pandemia ci ha
dato prova dei rischi e delle potenziali tragiche conseguenze di questo
aspetto”, osserva. “Diffondere il valore del ruolo della scienza nelle
nostre società e del rigore del metodo scientifico è dunque quantomai
importante.”
“Bright Night – prosegue – è un occasione per ricordare il rilevante
impatto del lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori sullo sviluppo
sella società, facendo così aumentare la fiducia nella ricerca.”
Continua Nardini, “Scienza e ricerca sono strumenti primari nel contrasto
alle disuguaglianze sociali, sanitarie, di accessibilità ai servizi, di
partecipazione alla vita delle nostre società”.
“Inoltre – dice ancora – c’è il necessario cambio di rotta nella lotta
ai cambiamenti climatici: oggi abbiamo finalmente capito che non può
esserci sviluppo reale che non sia anche sostenibile. La scienza, da questo
punto di vista, ha il compito storico di offrire orizzonti sostenibili per
la sopravvivenza del pianeta in molteplici ambiti delle nostre società,
dai processi industriali, alle risorse energetiche, fino alla mobilità.”
Infine l’assessora conclude con un auspicio: “Mi auguro che i nostri
giovani sentano questa ‘chiamata alla scienza’, come una grandissima
occasione non solo di aprire le proprie menti e sviluppare competenze
straordinarie, ma anche di contribuire in modo determinante al futuro della
Terra e dell’Umanità.”
Come ricordato dal rettore Dei i temi al centro dell’evento toccheranno
praticamente tutti i campi della scienza e della cultura, ma in particolare
quello della sostenibilità sociale e ambientale in riferimento all’Agenda
2030 delle Nazioni Unite e al 20° anniversario della Carta europea dei
diritti”. “La ricerca – dice il rettore – è fatta per oltrepassare i
limiti e mai come quest’anno la manifestazione raccoglie la sfida, anche
nella forma che assume l’appuntamento dei cittadini con la scienza, con
un’edizione tutta digitale. E una delle chiavi per superare insieme questo
periodo di emergenza, drammatica e globale, è proprio la passione e la
determinazione con la quale le ricercatrici e i ricercatori si impegnano
quotidianamente per trovare le soluzioni che serviranno per costruire un
mondo migliore”.
Sono intervenuti questa mattina, in remoto, Lisandro Benedetti Cecchi,
prorettore per la ricerca dell’Università di Pisa, Tarcisio Lancioni,
delegato alla comunicazione dell’Università di Siena, Alessandra
Giannotti, delegata alla Terza missione dell’Università per stranieri di
Siena, Mariagrazia Alabrese, delegata rettrice della Scuola Superiore
Sant’Anna di Pisa, Marco Paggi, delegato alla ricerca della Scuola IMT Alti
Studi Lucca, Vincenzo Longo, responsabile della unità operativa
dell’IBBA-CNR di Pisa, Carlo Meletti, direttore della sezione di Pisa
dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il team è composto
inoltre dalla Scuola Normale Superiore e coinvolge, fra gli altri enti di
ricerca, anche l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e importanti
istituzioni culturali sul territorio.
La manifestazione avrà il suo cuore venerdì 27 novembre, ma si estenderà
anche a sabato 28 e ai giorni precedenti.