SPECIALE EFFETTO VENEZIA E DINTORNI A CIELO APERTO
di Paolo Cavaleri
Associazione ConcertArti presenta:
ENSEMBLE CALLIOPE IN “ AMERICAN SONGS & MOVIE MUSIC – LA MUSICA TRA PAROLE E IMMAGINI ”.
Apre Effetto Venezia , una delle manifestazione più eclettiche e tradizionali della città di Livorno in Toscana. Molte le proposte artistiche, realtà teatrali, di danza e musicali . Così, in questa estate del 2020 i livornesi hanno cominciato a esplorare in maniera diversa il loro territorio .
Precisamente in Piazza dei Pescatori nelle ultime settimane di agosto, si darà il via a una serie di appuntamenti musicali per tutti i generi: classico, jazz, pop, rock e cantautorale .
Il collettivo T.E.M.P.O. (Tavolo Enti Musicali Professionali Organizzati) come nuova creatura culturale si propone alla cittadinanza per dar voce a tutti quei contesti creatori di musica .
Il 21 luglio l’evento AMERICAN SONGS & MOVIE MUSIC – LA MUSICA TRA PAROLE E IMMAGINI,
è stato il primo di queste rassegne .
Proposto dall’Associazione culturale ConcertArti con la volontà della professoressa Renata Sfriso, il programma è eseguito dall’Ensemble Calliope composto da Chiara Amati (Soprano), Gian Marco Solarolo (Oboe), Alfredo Pedretti (Corno) e Cristina Monti (Pianoforte) .
I Componenti dell’Ensemble Calliope .
Questi interpreti hanno una formazione di grido nel panorama musicale internazionale odierno:
i tre strumentisti sono stati in orchestre come Teatro alla Scala e Filarmonica alla Scala, Teatro
“La Fenice”, Sinfonica di Milano, Sinfonica della Rai, I Pomeriggi Musicali, Milano Classica, Musica Rara, Orchestra della Svizzera Italiana .
Il soprano Chiara Amati vanta invece una formazione più caratteristica:
alla tenera età di dodici anni debuttava come pianista al teatro Casinò di Sanremo diretta dal Maestro Daniele Rustioni; a diciannove anni conseguiva il diploma in corno francese al Conservatorio G. Verdi di Milano; il diploma di canto lirico al Conservatorio G. Nicolini di Piacenza con la Maestra Adelisa Tabiadon; Masterclass e altri corsi internazionali come quelli di canto lirico a L’Università Mozarteum di Salisburgo e tecnica vocale musical a Londra con il Maestro Julie Gossage; le partecipazioni a torunée in Cina, Oman e India; ruoli operistici ed attoriali come Flora in “ Traviata ”, La Contessa Stasi ne “ La Principessa della Czarda ”, Giannetta in “ L’Elisir d’amore ”, Berta nel “ Barbiere di Siviglia ”, e Columbia nel Musical “ Rocky horror picture show ” presso il Teatro della Luna di Milano; al All Crazy art&Show a Milano e al Teatro Brancaccio di Roma come attrice; al Teatro Delfino di Milano e nella commedia musicale “ Anfitrione ”, di Marco Cavallaro; attualmente studente con i Maestri Paolo De Napoli e l’accompagnatore Marco Borroni .
Un corollario di conquiste per gli strumentisti e la giovane interprete non indifferenti, per un Ensemble che mira alla valorizzazione delle opere del Classicismo Viennese e del Romanticismo tedesco con Mendelsshon e Reinecke . Da quest’ultimo la registrazione di un disco recensito da Radio 3 nella trasmissione Primo Movimento e da Radio Classica, per poi cimentarsi in un repertorio più contemporaneo inclusi i musical e le colonne sonore, per un totale di poco più di un centinaio di concerti in Italia e all’estero .
L’esibizione
Tre parti per tre autori: Leonard Bernstein; Michael Nyman; George Gershwin .
Introdotti da Alfredo Pedretti (Corno) parla di Bernstein come un grande compositore, pianista e direttori d’orchestra. I brani accompagnati da Chiara Amati:
Maria; Somewhere; Tonight; I feel pretty; Lucky to be me .
Si procede con Nyman,solo una parte strumentale. Questo autore è famoso per due motivi principali. Innanzitutto la composizione di oltre centotrenta colonne sonore per film e cartoni animati, ma ha anche contribuito a un modo di comporre la musica chiamato “Minimalismo”: struttura compositiva che ha uno scheletro musicale caratterizzato da pochi elementi, minimi appunto, e che fa della ripetizione del tema la sua forza . Agli ascoltatori sembra una musica ipnotica, anche per il ritmo e, attinge dalla musica barocca:
Musiche divenute colonne sonore per Oboe, Corno e Pianoforte:
Chasing sheep is best left to shepherds (The Draughtsman’s Contract); Time lapse (A zed and two noughts); If ( The diary of Anne Frank); Here to there (The Piano); The promise (The Piano) .
Qui, Renata Sfriso, come organizzatrice dell’evento e docente di Violino presso l’Istituto Mascagni di Livorno, propone al pubblico un piccolo intervento degli strumentisti, pillole di curiosità su Corno e Oboe .
“ Il Corno fa parte della famiglia degli Ottoni, lungo introno ai cinque metri, suona grazie quasi interamente al bocchino per la combinazione del movimento delle labbra e la velocità dell’aria … per questo lo strumento è un’amplificazione di quello che suono, insieme all’Oboe entra nelle orchestre che erano composte esclusivamente da archi . Nacque per le formazioni da camera e se ne hanno tracce sia nella musica barocca che romantica ”
Dopo Alfredo Pedretti prende parola Gian Marco Solarolo per l’Oboe:
“ L’Oboe appartiene alla famiglia dei legni, sono generalmente associati ai flauti, in particolare il flauto traverso, e ai fagotti. Nasce in Francia nel 1650 con una vasta letteratura, originariamente con legno di Bosso, con solo due chiavi (quella del Do e del Mi bemolle), aggiungendosi le chiavi hanno ampliato la tecnica. Oggi è di legno d’ebano e ha dei fori che vengono azionati da un sistema di leve ”
Si ultima con il grande Gershwin :
They can’t take away from me; Embraceable you; Summertime; A foggy day; Bess,you is my woman now; Let’s call the whole thing off; S’Wonderful; I got rhythm .
Le trascrizioni dell’Ensemble sono di Francesco Di Fiore.
Conclusione a sorpresa per onorare uno dei più grandi maestri e compositore musicali italiani venuto a mancare di questi tempi, Ennio Morricone con la sua C’era una volta il West e infine, un omaggio a Nicola Piovani per La vita è bella .
Un ottimo inizio .
Renata Sfriso sottolinea come siano stati importanti gli interventi dei Maestri Pedretti e Solarolo, per aver dato luce nuova alla storia di questi strumenti peculiari e unici per la loro timbrica.
L’Ensemble Calliope presentata dall’Associazione ConcertArti ha dato nuova linfa a un mondo fatto da melodie che hanno caratterizzato la storia del cinema attraverso le colonne sonore.
Il Collettivo T.E.M.P.O è solo all’inizio di questa sua magnifica avventura e il percorso alla riscoperta e al godimento nella fruizione di tutti questi generi musicali darà alla città di Livorno l’ispirazione necessaria e naturale a perseguire questo sentimento che è parte integrante delle persone:
il sentimento per la Musica .
Buona lavoro al Collettivo e a tutte le realtà che ne fanno parte, ma soprattutto, buon ascolto .