Area Ex Sirac, nuovo accordo con Molteni: via a test innovativi per la biodegradazione

La bonifica dell’area ex Sirac di Scandicci è al centro di un secondo
accordo firmato da Regione Toscana, Comune di Scandicci e dall’azienda
Molteni, che attualmente occupa l’area inquinata dalla Sirac Srl negli anni
‘70. L’accordo firmato dai tre soggetti nel maggio del 2014 è stato
integrato con l’utilizzo di nuove tecnologie finalizzate alla bonifica del
sito e della falda acquifera sottostante.

L’accordo del 2014, risolutivo di una situazione ambientale che da decenni
continuava a compromettere il falda (rendendola inutilizzabile) e limitando
lo sviluppo edilizio e produttivo dell’area, prevedeva che l’azienda
Molteni – pur non responsabile del danno ambientale in essere – si facesse
carico dell’onere reale della bonifica, partecipando alle spese per il
recupero dell’area. Molteni si sarebbe occupata del progetto esecutivo, la
Regione Toscana si sarebbe fatta carico del costo stimato di 2,6 milioni di
euro, mentre il Comune di Scandicci avrebbe ricoperto il ruolo di soggetto
attuatore dell’opera, oltre a contribuire con 50.000 euro.

Il valore dell’onere reale del sito a carico di Molteni, dopo la bonifica,
è stimato in 816.000 euro, cifra dalla quale saranno detratti i costi
sostenuti dall’azienda per i test pilota. L’intervento, vista la notevole
contaminazione, la sua estensione e la natura dei contaminanti, avrà una
durata complessiva stimata in 20 anni, monitoraggio compreso.

Con l’accordo integrativo firmato oggi i soggetti coinvolti ribadiscono le
finalità dell’iniziativa ed il loro sostegno economico, ma prendono
inoltre atto della necessità di Molteni di effettuare dei test pilota
utilizzando una tecnica innovativa, cioè l’iniezione nel terreno di
reagenti per la biodegradazione delle sostanze inquinanti presenti.
Prevista inoltre la creazione di ‘pozzi di barriera’ per arginare l’area
interessata dalla contaminazione.

Si ricorda che l’accordo sottoscritto da Regione, Comune di Scandicci e
Molteni nel 2014 ed oggi integrato rappresenta il primo caso in Italia nel
quale si applica all’azienda che è subentrata sopra il sito inquinato il
concetto di ‘onere reale’ senza aspettare che il sito sia stato prima
bonificato, dunque in questo modo si anticipa il contributo di circa 20
anni e si sblocca l’attività edilizia e produttiva in un’area ferma da
decenni.

Agenzia Toscana Notizie

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