Da OLISTHIKA ad ARKHANA: per ampliare antiche conoscenze

Festival ed eventi per portare consapevolezza nella vita delle persone

INCONTRANDO L’IDEATRICE GIULIA VAIRA

Intervista di Paolo Cavaleri

Ciao Giulia, qui è ‘La Redazione Online, periodico di Arte & Società, Musica e Altra Cultura: incentrato sulla Creazione d’Autore per dare spazio alle iniziative di creatività e talento. Sappiamo che sei l’organizzatrice di ‘OLISTIKHA’, un Festival che unisce diversi aspetti al fine di riportare l’uomo a contatto con la natura, grazie alla pratica di diverse discipline. Inoltre è in preparazione l’esordio di un nuovo progetto … ma partiamo dalla tua persona.

Parlaci di te, chi sei come operatrice e quando è iniziato il tuo percorso?

Sono nata e cresciuta a Torino, il mio desiderio, si è rivelato nell’inclinazione a certe attività che mi ha sempre caratterizzata, ed è in questi ultimi anni che ho promulgato degli eventi: non sono un’operatrice, bensì una organizzatrice di tutto quello che è olistico, che non è allopatico, ciò che non è visibile, quelle che vengono chiamate energie sottili. Il mio interesse verso tali discipline, mi ha fatto capire che in Italia ci sono situazioni attive, ma determinate realtà, rappresentanti di uno scheletro sociale, sono ancora restie ad aprirsi a questo tipo di conoscenze.

Sei stata sensibilizzata da filosofie, hai fatto dei viaggi, o hai appreso teorie e conoscenze attraverso dei canali alternativi o altri contesti?

Purtroppo no, non ho fatto viaggi, almeno non particolarmente simbolici che hanno causato un’illuminazione, ma sono sempre stata curiosa riguardo ad antiche teorie di popoli del nostro passato. Fui sensibilizzata, in effetti, quando in alcune esperienze entrai in contatto con persone neurodivergenti. Si tratta di una branca particolare della psicologia normativa, in cui si apprende come determinati soggetti, che per la scienza ufficiale rientrano nello spettro dell’autismo, processano le informazioni diversamente da noi: il loro cervello ragiona in modo differente, non significa che non siano importanti, anzi, ritengo che possano insegnarci molto. Credo che il nostro mondo, apparentemente normale, sia solo un punto di vista fra i possibili. Penso che ogni persona abbia una propria mappa neuronale, quindi ognuno potrebbe dare qualcosa di nuovo e arricchente. Per il resto, proprio per la mia curiosità, ho provato diversi percorsi: sono insegnante di pilates, per molti anni l’ho praticato, ho fatto un corso iniziale di pranic-healing, anche lo yoga, tutto quello che riguarda il benessere psicofisico.

Qual è la tua principale motivazione? Quali messaggi vorresti far passare attraverso le tue attività?Semplicemente far girare le informazioni in modo costante, in maniera efficace ed equilibrata per aumentare il livello di consapevolezza. Un messaggio che credo sia importante è quello della comunione d’intenti, sarebbe utile unire le volontà personali di un collettivo specifico, omaggiando allo stesso tempo le diversità di ognuno in modo tale da avere una base di tante, piccole e diverse identità. OLISTHIKA ha inclinazioni che guardano al mondo spirituale, la consapevolezza del sé, contemplando anche l’ambiente naturale. Sarebbe un’ottima cosa se le persone, nella loro comunità quotidiana, incontrassero discipline, e attitudini complementari nel loro tessuto cittadino, per arricchirsi da un altro punto di vista: c’è un modo, che è quello essoterico che mira a portare approcci olistici a più persone possibili. Vorrei creare una certa consapevolezza di ciò, portando l’individuo al centro della sua esistenza.

Cosa ti auguri per il futuro? Hai nuovi progetti?

Sono nel mezzo di molte tappe, OLISTIKHA offre una visione che ha comunque già un proprio eco, diciamo che è complementare ad un altro tragitto che, fra pochissimo tempo, avrà la sua prima edizione. Si tratta di “ARKHANA Oltre la Linea”, il 25 e 26 gennaio al Castello di Sangiorgio Canavese, nel Piemonte. Torino non è nuova a queste iniziative, tuttavia questa volta si tratta di eventi di nicchia, portatori di una peculiare qualità. Non saranno grandi eventi, bensì piccole iniziative per le persone interessate alla sfera dell’invisibile, si parlerà per esempio di radionica, come modalità di misurazione delle frequenze dei campi energetici, la radioestesia, il channeling, la medianità, l’esoterismo, il misticismo, la simbologia sacra, un occhio aggiuntivo, sarà inoltre dato alla cultura celtica, quella druidica, ci saranno le arti divinatorie come la Tarologia, gli Arcani Maggiori e molto altro. Avremo un docente di lingua elfica e altre varianti filologiche. In verità, Arkhana è la parte complementare di Olistikha.


Grazie Giulia, qui è la Redazione Online, periodico focalizzato sulla creazione d’autore e la crescita del potenziale umano.

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