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È un ciclo affascinante “la musica si insinua nel DNA dei giovani, li forma, li ispira e poi loro la restituiscono trasformata, arricchita dalla propria esperienza” :-e’ una saggia Giorgia in conferenza stampa ad esprimere questo concetto .
Ogni generazione assorbe influenze dal passato e le rielabora con nuovi linguaggi, nuove emozioni, creando qualcosa di inedito ma radicato in ciò che è venuto prima.
Sanremo è proprio uno degli esempi più evidenti di questo ciclo perché ogni anno porta sul palco un mix di artisti emergenti e veterani, creando un ponte tra generazioni.
I giovani assorbono le influenze dei grandi della musica italiana, ma al tempo stesso portano innovazione, nuove sonorità e linguaggi che riflettono il loro tempo. Scambio interessante che potrebbe essere aperto anche a più autori, poiché la pecca è forse quella di vedere nomi che si ripetono ai testi di più interpreti. Questo Sanremo pur tornando alla tradizione non si esime dall’innovazione musicale, evidente soprattutto nelle restanti quattordici canzoni in gara che si sono esibite nella terza serata del 75^ Festival chiudendo il ciclo di due esibizioni. Infatti, ricordiamo che durante la prima serata abbiamo potuto ascoltare tutte le 29 canzoni in gara e ne abbiamo riascoltate in due tranches durante la seconda e la terza serata : 15 brani per la seconda serata e 14 per la terza. La terza serata ha decretato il vincitore delle nuove proposte andato a Settembre con il brano Vertebre, anche il premio della critica Mia Martini. Continuano scelte di stile delicate: dal bambino prodigio che sa tutto su Sanremo al Teatro Patologico, alla co conduzione delle tre dame e la simpatica rivincita del bacio di Kathia a Simon LeBon. Questo festival dal mood Chill sta molto piacendo agli italiani, soprattutto ai giovani. Carlo Conti, nella scelta dei co-conduttori del Festival di Sanremo, ha dimostrato grande sensibilità e riconoscenza, rendendo omaggio a figure come Iva Zanicchi e Cristiano Malgioglio, che meritavano un tributo per il loro contributo alla musica e allo spettacolo. Allo stesso tempo, ha saputo valorizzare la cultura dell’intrattenimento popolare, senza dimenticare nessuno… o quasi, almeno per ora, si sente l’assenza di Panariello e Pieraccioni.
Inaspettato l’intervento di Vittoria dei Maneskin nel medley dei Duran Duran, un momento che ha sorpreso il pubblico e aggiunto un tocco speciale alla serata che ha confermato litalianita di questa edizione.