Dante tra i Fedeli d’Amore e i Templari

DAVIDE BARONI PORTA IL SOMMO POETA ALLA ‘CAFFETTERIA TORRE DI MEZZO’

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NEWS – L’Italia ne ha di nomi altisonanti, artisti, scrittori e poeti che hanno vissuto prima che questo paese fosse giuridicamente unito e civilmente riconosciuto. Si dice che nella nostra argentea lingua mediterranea sia nata prima la cultura dello Stato, prima la parola delle leggi, e più nello specifico, quei versi d’amore e odio scritti in piuma d’oca quando il potere delle autorità comandava il mondo con la guerra.

Vi fu un tempo, dove fummo governatori e liberi nel pensiero, perché oltre allo spirito della Chiesa che imperava negli animi dei fedeli, e al gladio dei comandanti, mostrammo il nuovo modo di tradurre la realtà: scrittura, poesia e arte furono armi per comprendere quel mondo del 1200 che sarebbe esploso col Rinascimento.

Dunque un onore, un omaggio, a quello che è stato uno dei padri della lingua italiana, Dante Alighieri. Questo evento, che si terrà sabato 18 gennaio, presso la ‘Caffetteria Torre di Mezzo’ di Via Lampredi 47, alle ore 18:00, è una conferenza tenutasi da Davide Baroni, chiamata “Dante esoterico e i Templari”.


Lo scrittore, non nuovo sul territorio labronico, sta avviando una serie di appuntamenti dal vivo, oltre che su canali online, per portare alla luce quei frangenti della vita del Divin Poeta, a cui tutti noi ci rifacciamo durante il processo educativo e di studio. Baroni, ricercatore indipendente, con all’attivo otto volumi, “Rosso ScarlattoIl Sangue del Cristo”, “La Porta d’Oro”, saggio con prefazione di Mauro Biglino, “L’Angelo del MaleIl Risveglio”, “ExodusIl Segreto di Mosè”, “Figli delle StelleLe origini”, “Cielo di PietraIl Mistero di Atlantide”, “CatASTROfeLa fine di Atlantide” e “Homo AtlanticusIl Mistero dei Crani Allungati”, presenterà delle teorie rivisitate, appellandosi ai grandi nomi che hanno trattato l’Alighieri: Giuliano Di Benedetti, Renzo Manetti, Renato Ariano.

Quello che fu un rappresentante del Dolce Stilnovo, conosciuto ai più per l’amore di Beatrice e la stesura della ‘Divina Commedia’, sarà su questa rievocato, secondo quella simbologia che si considera tangente anche ai ‘Templari’, i quali non sembravano così estranei alle dinamiche umanistiche che intercorrevano fra l’autorità del Vaticano e ‘I Fedeli d’Amore’.

Ebbene, questi ultimi si fecero portatori di una missione, per riscoprire il senso di quella spiritualità, che grazie ai suoni e i colori della poesia italiana, voleva comunicare agli uomini come essere liberi. Quale fosse, e come potessero esistere questi personaggi, sarà oggetto dell’evento a questo appuntamento.

Per Info e Prenotazioni 366 5927198

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