di Paolo Cavaleri
CINETICA – Futuro. Parola difficile e causa di molti pensieri. Che porti speranza o meno, il futuro è frutto del nostro ieri, il quale influenza prepotentemente i giorni che verranno. Tuttavia anche se si può prevedere, non possiamo conoscerlo, solo predisporlo, solo accettare che l’enigma del domani porti sorprese. Il trucco sta nel vivere il presente, perché il passato è andato e non ha diritto di prendersi i nostri possibili progetti. Passato e presente non sono nemici di quel che verrà, bensì collaboratori e fini consiglieri. Il punto è che un determinato contesto può essere fondante per tutti e tre questi lassi di tempo. Decidere dove vivere, nel ‘tanto tempo fa’ o nel ‘qui e ora’ è una scelta interpersonale, perché di fondo ognuno ha diritto di costruirsi una vita. Questa è la storia di molti, e di altri ancora di cui non si sa, perché quando il futuro è davanti a noi, così vicino da poterlo toccare, significa che è fedele ai nostri veri desideri. Alla fine ‘quel che sarà’ è sempre scelto da quel che siamo adesso … quindi cosa aspettiamo ad essere migliori?
A Good Year – (2006)
“Allora che cosa scegli i soldi o la tua vita”
Max Stinner è un broker americano di successo. Mediamente giovane, è un guru per i suoi colleghi che agognano apprendere i segreti del suo successo per imparare a muovere soldi in borsa. Affiancato da anni dalla sua segretaria, un giovane apprendista e anche un consigliere immobiliare, apparentemente suo migliore amico, è il prototipo dello squalo che si appropria dei soldi altrui. L’arrivo di una lettera dalla Provenza, in Francia, gli comunicherà che suo zio Henry è morto. Questi, è stato l’unico familiare che lo ha cresciuto, in quanto da bambino avesse perduto i genitori, ed è l’unica persona a cui ha voluto veramente bene.
Dalle Americhe all’Europa
Il testamento non aggiornato e da cui esce come unico erede, lo convincerà a partire per vendere il bellissimo castello di famiglia chiamato ‘Château La Siroque’. Appena arrivato, percepisce immediatamente gli unici ricordi autentici che abbia mai avuto. Lo zio era solito rivelarsi a Max da bambino, egli parlava all’infante di donne, finanze e vini … soprattutto di quest’ultimo punto arriveranno flashback sempre più nitidi.
Così, tra bellissimi vigneti, e calde temperature in Provenza, Max cercherà di coordinare, con solita freddezza da broker, uno dei tanti affari della sua vita. Forse però, inattesi incontri e passati valori non saranno solo di corredo a una possibile compravendita: affetti sempre vivi e reali del passato sono parte integrante del presente di quel posto e un americano dal sicuro futuro come lui, potrà fare altri tipi di valutazione per il suo domani.
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“Un’ottima annata – A good year” è una pellicola del 2006 per regia di Ridley Scott e il soggetto è basato sul romanzo omonimo di Peter Mayle. Vede le interpretazioni di Russel Crowe, Marion Cotillard, Jacques Herlin, Abbie Cornish, Albert Finney, Tom Hollander, Didier Bourdon, Isabelle Candelier e altri. Qui il protagonista è l’unico personaggio dal futuro più sicuro, che non ricordando il passato omette importanti tasselli del presente. Quasi tutti gli altri che incontra si accomodano in un loro presente, e sarà il particolare incontro con due donne a scaturire in lui un cambio di rotta.
Nei ritrovati rapporti amicali e affettivi, Max rimembra una vita dimenticata e sceglie per un futuro diverso da quello propostogli. Il futuro è strettamente collegato al passato da un punto di vista emotivo, ed è nel presente che ce ne rendiamo conto ed attuiamo scelte più congeniali alla nostra natura.
Max è la punta di diamante di un’azienda che muove e gestisce grandi danari e il fiore all’occhiello di un contesto ambito e privilegiato, ma è di fronte a una ragazza, che si scoprirà legata alla sua famiglia, che confesserà cosa lo ha condotto davvero allo ‘Château La Siroque’: – “Amavo tantissimo Henry, ma non sono mai riuscito a dirglielo. Mi fa sentire uno schifo. Quelle estati mi hanno salvato la vita” -.
Buona visione
Il passato risuona spesso in noi, ma talvolta saperlo ascoltare può cambiare in meglio il nostro futuro.
Le certezze possono perdersi ma il trucco è sapere non che cosa vogliamo, ma senza che cosa non potremmo mai vivere.