di Paolo Cavaleri
CINETICA – Il presente è un dono. Penso sia uno dei detti più difficili da digerire, soprattutto per quelle persone che hanno perso qualcuno o sanno di non avere ancora tanto tempo da dedicare a quello che vorrebbero.
Così, negli anni ho trovato rifugio nel concetto della relatività del tempo, perché in questo modo potevo giustificare come mai il piacere è intenso o i brutti momenti invece lunghi e indelebili.
Quello che comunque ci contraddistingue è la relatività del tempo, ognuno ha i suoi perché, le sue inclinazioni, e ultimamente ho ritrovato un concetto antico che mi fa accettare ancora meglio le scelte degli altri: “L’uomo è dove è il suo cuore”. Ordunque se tutti si adoperano per quello che vogliono vuol dire che c’è libertà, ma ho notato che questa è attuabile solo e soltanto se non lasciamo sfuggirci quei momenti tanto cari nel presente. Nel qui e ora, nel potere di adesso, agiamo come mai avremmo voluto, liberi dai condizionamenti di qualsiasi cultura, che per quanto saggia e sacra possa essere, non sempre comprende i nostri desideri. Una storia che onora il presente, un comune racconto che riguarda noi.
I sogni segreti di Walter Mitty
“Il venticinque è il mio scatto migliore, la quint’essenza della mia vita”
Walter Mitty è un quarantaduenne responsabile nella sezione fotografica negativi della rivista americana LIFE. Dopo sedici anni di vita dedita al lavoro, sviluppa sempre più nel tempo l’abitudine di concedersi sogni ad occhi aperti, apparendo talvolta strano sia ai colleghi che in famiglia. Orfano di padre ma amorevole con la madre e la sorella, Mitty è invaghito di una nuova collaboratrice chiamata Cheryl ma non ha il coraggio di farsi avanti.
Egli gode di stima nell’ambiente, tanto da essere l’unico a scriversi con il più grande fotografo e freelance Sean O’Connell. Ma i cambiamenti per tutti saranno inaspettati: un giovane manager responsabile della transizione aziendale porterà al licenziamento della maggior parte degli impiegati.
Una foto nel tempo
Sean, non avendo mai parlato con Walter ed altri ma avendo sentito la notizia dell’ultima uscita del LIFE com’è sempre stato, invia alla rivista un negativo da sviluppare con una dedica a Mitty. Tuttavia il fotogramma sembra non esistere e tutti si aspettano di usarla per la copertina del loro ultimo numero.
Un presente da affrontare
Intanto Walter riesce a parlare a Cheryl, stringendo confidenza, ed entusiasmato dalla sua benevola influenza, decide di rintracciare personalmente la foto perduta andando direttamente da Sean. Molto presto si avventura in Groenlandia e scopre che l’autore sta seguendo un itinerario fotografico che lo porterà a un vulcano in Islanda. Così un semplice impiegato, vissuto nei laboratori oscuri di produzione di negativi, si avventurerà con l’aereo e in macchina per attraversare freddi paesi in biciletta e in skateboard.
Riuscirà a trovare la foto per uscire con un grande ultimo numero, e a tornare da Cheryl?
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“I Sogni segreti di Walter Mitty” è una pellicola del 2013 per la regia di Ben Stiller. Quest’ultimo è anche nei panni del protagonista, ed è affiancato da Kristen Wiig, Adam Scott, Sean Penn, Shirley MacLaine e altri.
Ambientato ai giorni nostri, narra la vita ordinaria di un impiegato che colta da imprevisti lo spinge a rivedere alcune priorità. Mitty non ha sempre voluto essere com’è, altrimenti non sognerebbe ad occhi aperti, ma ha dimenticato che tipo di persona è: – “Una volta sapevo chi volevo essere, cosa volevo fare” -.
Solo cercando di vivere il presente trova nuovamente il coraggio di provare a fare un viaggio, parlare con la donna che osserva, interagire meglio con sua madre e dire al nuovo arrivato, che smantellerà la sua azienda, di non dover per forza perseguire alcuni atteggiamenti. Alla fine questo viaggio pone lo stesso viaggiatore, a prendere delle decisioni impensabili per sé, ma è anche vero che accetta il cambiamento proprio perché tenta realmente di fare quello che vuole, in quanto lo senta giusto, necessario e utile in qualche modo a un collettivo di persone che si adoperano ogni giorno per creare qualcosa perché credono in un’idea … proprio come suggerito da Cheryl in un dialogo con Walter, riguardo alla scelta di lavorare per LIFE: -“pensavo che sarebbe stato più pittoresco meno noioso, credo, mi piace l’idea, mi piace lo slogan della rivista”.
Buona visione
Due sono i suggerimenti che questo film dà. Il primo è lo stesso slogan della rivista:
‘ VEDERE IL MONDO, RAGGIUNGERE METE PERICOLOSE, GUARDARE OLTRE I MURI, AVVICINARSI, TROVARSI L’UN L’ALTRO E SENTIRSI. QUESTO È LO SCOPO DELLA VITA ’.
Il secondo viene dal breve ma intenso dialogo che Sean come fotografo ha con Walter, alludendo all’importanza di vivere i momenti come vorremmo fossero vissuti da noi e noi soli:
“Certe volte non scatto … se mi piace il momento, piace a me, a me soltanto, non amo avere la distrazione dell’obiettivo. Voglio solo restarci … dentro. Si restar lì … qui ed ora”.