@ di Paolo Cavaleri
CINETICA – Peculiarità. Questa parola nasconde un mare di variabili tipiche di ogni campo lavorativo.
Le qualità affinate permettono al nostro istinto di espandersi al di là del consiglio comune. Tuttavia i particolari, che possono rendere straordinario o innovativo un nostro progetto, non sempre portano a risultato atteso: qualche volta possiamo essere chiamati in causa per nostre qualità ma dobbiamo fare attenzione che le stesse qualità non modulino la nostra condotta per rassomigliare a chi non ha morale, anche quando non è chiaro l’agire degli altri partecipanti.
Per questa volta una storia affascinante, di un regista che nel tempo si è rivelato ambiguo, ma che alla fine offre ampia scelta su come possiamo vedere gli eventi del percorso di un personaggio. Egli, per quanto sia stato scaltro, ha carpito l’importanza dei dettagli ma non dove lo stavano portando. Le peculiarità, alla fine, dovrebbero essere prese personalmente come un piacere aggiuntivo da cui scegliere se perseguire atti di bene o l’avvio per le tenebre del male.
The Ninth Gate (1999).
“Nulla è più affidabile di un uomo la cui lealtà può essere comperata col denaro”
Dean Corso è un mercante di libri. Appassionato quanto ferale, ha un metodo di persuasione nell’ ingannare i collezionisti e i bibliofili che lo caratterizza nel suo ambiente tanto da farsi una reputazione da profittatore.
Attirate le attenzioni del magnate e studioso di esoterismo Boris Balkan viene convocato nella sua biblioteca privata: – “Tutte le mie rare edizioni hanno lo stesso protagonista … il Diavolo”. Punta di diamante della sua collezione, è l’ultimo acquisto preso da Andrew Telfer, suicidatosi il giorno dopo: conosciuto come ‘Le Nove Porte del Regno delle Ombre’, si sa delle tre copie sopravvissute all’incendio del 1666 nel quale il suo autore, Aristide Torchia, fu bruciato insieme ai suoi scritti dalla Santa Inquisizione, reo di aver collaborato col diavolo per la stesura dello stesso.
Un libro tre proprietari
Sono Fargas, Kessler e ora Balkan i tre detentori del testo, ma quest’ultimo chiede a Corso di indagare sull’autenticità della sua copia. Balkan è convinto che le incisioni formino un messaggio in codice per evocare il demonio, propone dunque al giovane di confrontare il suo testo con le altre due copie in Europa, in Francia e Portogallo, perché dubbioso che la sua sia originale.
Accettato l’incarico, comincia così a ricercare un possibile significato e notando da quel momento facce e presenze che si ripresentano, trova l’appartamento in disordine, e lascia il testo ad un fidato libraio perché di sicura protezione. Nonostante si prepari al viaggio, Corso verrà importunato dalla vedova Telfer che rivorrà il testo, trovando dopo ucciso il suo amico libraio.
Prima di continuare sarà tentato di abbandonare, ma il sapore di un mistero che anche i soldi non possono comprare, lo spingeranno a partire per l’Europa. Qui proponendosi a Fargas, noterà delle differenze nelle incisioni e mentre prende vita un disegno in evoluzione, i personaggi a lui vicini faranno a turno per imporsi sotto l’ombra delle intenzioni altrui.
Guarda Osserva Comprendi
“The Ninth Gate” è una pellicola del 1999 per la regia di Roman Polanski.
Con la partecipazione nel cast di Johnny Deep, Emmanuelle Seigner, Lena Olin, Frank Langella, James Russo e altri, si ha un film di genere favolistico con tinte thriller, tratto dal romanzo ‘Il club Dumas’ di Arturo Pérez-Reverte.
Storia intrisa di simbolismi e parallelismi spirituali, apre a molte interpretazioni culturali che attraverso la conoscenza dei dettagli possono aprire a molte antiche teorie. Polanski scegli il taglio autorale alludendo a una regia emblematica che lascia lo spettatore la possibilità di immaginare il finale.
Tuttavia, è il fascino della ricerca e la scoperta dei dettagli nelle stampe che spinge Dean ad addentrarsi nella vicenda per poi scontrarsi intellettualmente contro i detentori delle tre copie:
– “Ci sono delle discrepanze … chiavi in mani diverse, porte aperte in una copia e murate nell’altra, e c’è un’altra cosa … quelle che differiscono non sono firmate Torchia, sono firmate LCF”-.
Corso, non solo comprende di essere preda di un gioco più grande di lui, ma è grazie ai dettagli appresi durante il suo viaggio, pervaso da squarci esoterici, che capisce di essere l’unico a non valutare troppo frettolosamente il profondo significato che in tanti presumono di sapere.
Non è comunque un cammino da emulare il suo, abbatte la morale per soddisfare la sua malata curiosità, ma sembra essere favorito da alcune dinamiche che gli sono amiche. È nei dettagli che tutti hanno sotto gli occhi, ma che ognuno dei protagonisti non confronta, che scopre qualcosa da approfondire … solo che apre una voragine dove uscirne sembra impossibile.
Buona Visione
Racconto non propriamente morale, va osservato solo per la scrupolosità con la quale il mercenario di testi antichi scruta le illustrazioni, in quanto i padroni di questa conoscenza da collezionisti quale sono, li fa passare anche da convinti piacevolmente illusi che non hanno compreso il modo di agire del loro avversario.
Attraverso eventi che si sviluppano sfavorendo tutti, talvolta la cosa migliore è disinteressarsi completamente per non compromettere la propria natura.