Di Apostolos Apostolou
Professore di filosofia da Atene
Conosciamo dalla psicoanalisi che nell’uomo la sessualità “è incorporata” nel desiderio. (La libido c’est la présence, effective comme telle du désir. Lacan, Le Séminaire XI, p.140).
Il bisogno sessuale come il bisogno vitale di cibo concretizza in operazioni esistenziali il desiderio della vita come relazione senza esaurire mai il desiderio. La pulsione sessuale dell’uomo “serve” il desiderio vitale della relazione. Le pulsioni dell’uomo (come la sessualità) si manifestano nel “processo della realtà psichica”(…dans le procès de la réalité psychiques. Lacan, Le Séminaire XI, p. 160)
Però il desiderio trascende lo scopo delle pulsioni, non è solo la soddisfacimento degli impulsi ma “incorpora” le pulsioni per la via della mancanza.(Lacan, Le Séminaire XI, p.189)
Ma che cosa è il desiderio? Di solito dimentichiamo che cosa diceva Lacan quanto riguarda il desiderio. Lacan descrive il desiderio come “vita immortale, vita incomprimibile, vita che non ha bisogno di alcun organo, vita semplificata, e indistruttibile”. (C’est la libido, en tant que pur instinct de vie, c’est-a-dire de vie immortelle, de vie irrépressible, de vie qui n’a besoin, elle, d’ aucun organe, de vie simplifiée et indestructible. Lacan, Le Séminaire XI, p, 180)
Eppure Massimo Confenssore, Padre della Chiesa ortodossa e cattolica (Palestina 579/580 – Lazica 662) 2.000 anni fa, ha visto il desiderio come il significante di trasferimento del bisogno istintivo di autoconservazione alla domanda del desiderio di vita com relazione dell’amore.
Massimo Confenssore ha parlato di desiderio irrazionale (ανενόητος επιθυμία). Ιl desiderio irrazionale (erotico) è mediato dal bisogno fisico ma non si esaurisce nella soddisfazione del bisogno fisico, guarda al di là di essa. (Massimo il Confessore, Scholia in De divinis nominibus: PG 4,189B.)
Questo “al di là” o “qualcosa di più”, rispetto all’esigenza biologica è il punto della nascita, del soggetto umano. È la possibilità di passaggio dall’ altro – del bisogno, – all’ Altro – del desiderio vitale secondo Massimo Confenssore.
Qui ritroviamo J. Lacan quando sostiene che “il soggetto nasce al posto dell’ Altro”. Anche quando scriveva “il soggetto nasce quando al posto dell’ Altro appare il significante”.
Anche Lacan sostiene, mentre l’amante ama, il suo desiderio se ne sta altrove, se ne corre altrove, alla ricerca di un oggetto insistentemente sposato in un al di là che per quanto vicino per quanto prossimo, non cessa di essere al di là. Tanto il linguaggio di Massimo Confenssore quanto il linguaggio di Massimo Confenssore sono esempi della antropologia filosofica che hanno l’ analisi della differenza umana.
Per Massimo Confenssore la differenza tra il bisogno come impulso e il bisogno come desiderio, cioè differenza tra il soddisfacimento del bisogno fisico e la domanda di relazione (relazione come vita umana), è il salto immenso dell’umano. Il salto immenso dell’umano è il significante di risposta all’amore (έρως), che diventa, erasto (εραστό, da erao= amore), cioè adorato. Secondo Massimo Confenssore il rapporto tra amore e adorato è una chiamata alla relazione con nome “folle amore” per chi lo riceve a partecipare all’alterità personale. (In linguaggio teologico sia letta come vocazione erotica del Dio Amante e Sposo dell’uomo)
Già la visione freudiana interpreta la libido come omologo all’amore. (Rimane espressione delle pulsioni che sono correlate a qualunque cosa possiamo concepire sotto il nome amore dirà Freud.( “Libido […] die Energie solcher Triebe, welche mit all dem zu tun haben, was man als Liebe zusammenfassen kann”: Freud, Massenpsychologie und Ich – Analyse (1921) VI: Suggestion und Libido.) E J. Lacan dirà indicativamente il desiderio è domanda d’amore (demande d’ amour).
L’”incontro” tra amore e adorato “erasto”, in Massimo Confenssore interpreta come quello che dirà J. Lacan “il desiderio e’ quello che resta della domanda una volta soddisfatto il bisogno” o con quello che scrive nel Seminario VIII Il transfert, ” l’amore e’ dare quello che non si ha”.
L’”incontro” per Massimo Confenssore è vissuto reciprocamente come evento esistenziale diverso dalla natura – individuale conservazione di sé.
Abbiamo anticipato l’ermeneutica cioè la ontologia della relazione di Massimo Confenssore e di J. Lacan, la ricerca della espressione dell’ esistenza degli esistenti – enti mezzo del desiderio. La domanda sulla causa e sullo scopo dell’ evento esistenziale tra la struttura sintattica e la struttura del desiderio.