di Tiziana Etna
STARGATE 2.1 – Premessa: Andando alla ricerca (vana) del simbolismo originario degli arcani maggiori dei tarocchi, ho compreso quanto fosse solo “ipotizzabile” la provenienza. Ci sono varie supposizioni e tutte arrivano da studiosi e grandi ricercatori del passato, tra i quali il più recente è Peter Kolosimo. Tra queste, la derivazione egizia è la più condivisa, tuttavia, lo stesso Kolosimo ricorda che Curt De Gebelin ipotizzò un origine atlantidea e nel tracciarne un percorso storico racconta di queste tavole usate nell’antica Persia per istruire i giovani alle prove della vita.
Antico Egitto, antica Persia e Atlantide… “era impossibile non arrivare a farsi nuove domande, trovare risposte ed avere il triplo delle domande di partenza a cui nuovamente rispondere”.
Ero determinata a dimostrare che Jodoroswky, malgrado il bellissimo approccio alla cartomanzia, quando parla del tarocco originario, parla in realtà del “tarocco del tarocco originario” cioè della brillante idea di unire quelle 22 tavole molto più antiche ed altamente evocative, alle carte da gioco.
Anche se probabilmente facciamo con gli arcani come la sirenetta Ariel faceva con la forchetta. Ricordate? Si pettinava! Anch’io interpreto per come li conosciamo, ovvero: percorso iniziatico, più che metodo divinatorio, d’altronde nei secoli gli abbiamo attribuito valori e significati ed essi rispondono, l’universo è connesso, le dimensioni esistenziali sono connesse, ma non era questo in discussione, lo era un’origine e probabilmente un significato primordiale assai precedente e diverso dei 22 arcani maggiori rispetto al mazzo di 78 carte che oggigiorno chiamiamo tarocchi. Conoscevo per erudizione che il simbolismo contenuto era riconducibile alla sapienza del dio Thot, ma non avevo mai considerato che la mitologia potesse narrare la storia tra le righe; come forse direbbe lo scrittore e studioso Mauro Biglino (già traduttore di 17 bibbie, autore di libri tra i quali “La Bibbia non parla di Dio” Mondadori e tantissimi altri testi pubblicati da Uno Editore) :- “Facciamo finta che”…
Ed è così che ho conosciuto le teorie degli antichi astronauti.
Ho notato che si avvicina all’argomento solitamente, non è una regola ed io stessa ne sono l’eccezione, il libero pensatore, chi desidera liberarsi dai dogmi e rielabora concetti di matrice religiosa soprattutto legati alla bibbia, oppure gli appassionati di ufologia. Difficilmente si accede a certe informazioni se non si ha una minima idea di cosa cercare. Nel 2008 avevo assistito ad una relazione di Gianluca Russotto sull’archeologia misteriosa e non sapendo che cercare trovavo veramente poco in rete. Comunque, forse complice la quarantena e l’obbligo di rendere noto file secretati, che per escamotage comunque restano tali, nascono nuovi gruppi e canali in rete, tant’è che anche chi non è mosso da qualche esperienza personale, inciampa su un post ed inizia ad incuriosirsi seriamente, mentre qualcun altro ancora deride, benchè potrebbe frequentare altrove, ma per me si accontenta di cosa gli hanno raccontato e sotto sotto è curioso anche lui..
Stargate nasce per aiutare i curiosi ad orientarsi, ma anche per portare l’argomento ad un livello socialmente accettabile e concepibile, affinché ognuno possa trarre considerazioni proprie. Come già avevo detto, presentando questo spazio: “la bufala è in agguato e la capacità di discernimento necessaria e soggettiva”
Peter Kolosimo è il pioniere tra i ricercatori di un’era che vuole uscire dagli schemi preconfezionati e a mio avviso, uno dei primi autori da leggere.
Tenterò una sintesi ed un linguaggio semplice, chiedendo scusa perchè potrei farlo troppo; ecco più o meno quello che ho compreso:
Ad attirare l’attenzione degli alieni sembra essere la bomba atomica che può non limitarsi alla distruzione dell’umanità e destabilizzare l’universo. La storia anche molto antica è piena di incontri ravvicinati di ogni tipo, ma è negl’anni 40′ che s’intensificano i fenomeni UFO (oggetti volanti non identificati). Non sappiamo neanche oggi se siano di origine aliena, oppure, se un gioco forza a far intendere il possedimento di armi impossibili e tecnologie incomprensibili, comunque sia, nuovi reperti, avvistamenti e presunti incontri ravvicinati iniziano ad offrire altre idee sulla vita e l’universo. All’alba dei presunti fatti di Roswell e di altri analoghi in Russia e in tutto il mondo, i quali documentano schianti di navicelle aliene e motivano zone come l’area51, si insinua il terrore ed un’isteria di massa che evidenzia come l’umanità sia impreparata di fronte ad un’eventuale minaccia dallo sazio, offrendo cosi, la scusa ai governi per le gestioni top secret degli x file e dei casi fringe ed aprendo i pensatori alle ipotesi complottiste.
I Believe! Cita un poster vintage che raffigura un disco volante e credere che possano esistere altre civiltà più evolute della nostra viene avvalorata dall’equazione di Drake, la formula matematica usata per stimare il numero di civiltà extraterrestri esistenti nella nostra galassia che siano in grado di comunicare .
N = 7 × 0,5 × 2 × 0,33 × 0,01 × 0,1 × 10 000 = 23,1 civiltà extraterrestri esistenti in grado di comunicare nella nostra galassia.
Negli anni 70′ sono le pubblicazioni di Erich Von Daniken a cementare le teorie del paleo-contatto, l’autore, un imprenditore svizzero, avendo ricevuto un’educazione cattolica si era dedicato allo studio dei racconti biblici ma solo ipotizzando ciò che autori più recenti ormai sostengono con fervore. Quello che con uno sguardo del tutto nuovo incuriosisce Von Daniken sono molti siti archeologici, raffigurazioni futuristiche con datazioni a posteriore millenarie, storie e miti analoghi in tutto il mondo. Il ricercatore svizzero nel libro “Gli extraterrestri torneranno” si pone e pone una serie lunghissima di domande che spostano il focus su una probabile differente storia dell’umanità, trovando una spiegazione almeno plausibile a quanto la storia ufficiale insabbia o tralascia, per non mettersi in discussione.
Altro importantissimo contributo alla ricerca viene dato dalle pubblicazioni del ricercatore Zecharia Sitchin, il quale offre una sua traduzione dei testi sumeri.
Lasciando da parte per il momento contatti e contattati, dossier ufo e dischi volanti, ciò che ci arriva dai racconti epici, dalla mitologia sacra e dai ritrovamenti archeologici di tutto il mondo, apre a più ipotesi in merito all’origine dell’omo sapiens, prima tra tutte è che la nostra non sia la prima civiltà umana evoluta ad abitare il pianeta.
Le nostre divinità scendono tutte dal cielo, per tanto, in molte tradizioni e nei testi ritenuti “sacri”, non solo nella bibbia, è diffusa l’idea che esseri provenienti dalle stelle ci abbiano creati a loro immagine e somiglianza. C’è chi sostiene che siamo un prodotto d’ingegneria genetica da parte degli Annunaki o Elohim, e che quelli che chiamiamo dei siano gli alieni che ci hanno creati, o modificati; in quest’ultima ottica siamo il miglioramento del primate per potenziare la forza lavoro degli et-dei ed in termini evoluzionistici potrebbero non aver mai smesso di farlo.
C’è addirittura chi pensa che tutto l’impulso alla vita sulla terra sia stato provocato da questi esseri. Nel 2021 abbiamo conoscenze e tecnologie che ci permettono di crederlo possibile, anche perchè più o meno sarebbe quello che vorremmo fare su Marte! I sostenitori del Paleo-contatto credono che all’inizio dei tempi i nostri creatori vivessero tra noi e che hanno sempre avuto un progetto per l’umanità.
Non conosco la verità sul nostro passato, sulle nostre origini, ma sono certa che quei pochi punti fermi siano contestabili e che la storia insegnata a scuola non sia corretta, quindi ogni ipotesi può essere uno spunto ed un motivo per farsi un’idea propria, io ne ho una in continua mutazione. Per quanto riguarda la mia ricerca sulle origini dei 22 arcani maggiori sono ancora in alto mare, sicuramente le raffigurazioni che conosciamo non sono quelle a cui s’ispirano i tarocchi del rinascimento, ma se Thot fosse stato un dio alieno, chi ci dice che le tavole originali non contengano tutt’altre informazioni? D’altronde noi inviamo dischi di rame con incisa la nostra storia nello spazio, se vi fosse scritta la nostra storia anche negli arcani?…Restano supposizioni, tuttavia, rimando ad un interessante documento di Corrado Malanga:
https://corradomalangaexperience.com/wp-content/uploads/Facciamo-l-uomo-a-nostra-immagine.pdf
Mi suggerì di leggerlo il nostro caporedattore Paolo Cavaleri e non finirò mai di ringraziarlo, le mie ricerche erano approdate alla paleo-astronautica, all’ufologia, all’archeologia misteriosa; questo articolo me ne chiarì il senso.