di Redazione
E’ facile! Per lo spettatore deluso di non assistere al concerto che aveva programmato per passare la serata lamentare :”nessuna entusiasmante novità in questo clima di cattività”, additando una geniale iniziativa. E’ facile, se non si è un’artista o non si gestisce uno spazio, tra l’altro uno spazio sacro e in via d’estinzione, e/o comunque se il suo lavoro non gravita intorno alla cultura in generale. Ma se lo spettatore è per un motivo o per un’ altro, in grado di calarsi nei panni degl’altri, può dirsi dispiaciuto ma non può che soffermarsi a riflettere e trovare geniale “L’ultimo concerto?”
Annunciato come un mega evento, molti artisti della scena musicale nazionale erano attesi in streaming per il concerto tenuto nei teatri vuoti .
Ad un anno esatto di distanza “L’ultimo concerto?” , ci stava. Ma l’ultimo concerto l’abbiamo visto nel 2020 ed ecco la beffa per protesta! Infatti, dopo un breve video di apertura, per dirla con parole di Paolo Limiti :” la voce del silenzio” ha fatto un gran chiasso. Una beffa più che giustificata a nostro avviso, per un settore completamente bloccato da un anno senza spiraglio di ripresa, tant’è che il 50% dei live club non sanno neppure se riapriranno; ad oggi sono quindicimila i concerti cancellati.
Centotrenta live club e tantissimi artisti tra i quali Ligabue, Zen Circus, Marlene Kuntz, Brunori Sas, Pinguini Tattici Nucleari, Marina Rei, Diodato e molti altri hanno mostrato e dimostrato la tristezza dei palchi vuoti, e d un mondo senza musica, abbattuta dal covid e dalle istituzioni.
Il comune in cui ha sede il nostro giornale: Livorno, sia l’amministrazione che gli enti culturali si è sono schierati a favore ed hanno aggiunto forza al messaggio come un eco, al quale ci aggreghiamo, perchè; ci mancano i concerti!
Il comunicato stampa del Comune di Livorno
Il silenzio dell’Ultimo concerto
L’Amministrazione di Livorno solidale con tutti i lavoratori dello spettacolo
Un identico post su tutti i social istituzionali e che ruotano intorno al Comune
Livorno, 28 febbraio 2021 – Un identico post in contemporanea su tutti i social istituzionali , su quelli del Teatro Goldoni e di tutte le pagine che “girano ” intorno al Comune, come Effetto Venezia, Cacciucco Pride, Mascagni Festival, Lem, Livù). Lo ha voluto pubblicare l’Amministrazione di Livorno alle ore 18 del 28 febbraio, per essere vicina a tutto il mondo dello spettacolo e dell’indotto che sta soffrendo del protrarsi delle chiusure dovute all’emergenza Covid-19.
Questo il testo:
“Questo è un post atipico.
Ieri sera moltissime persone erano in attesa di vedere gli oltre 100 eventi streaming sulla piattaforma l’ultimo concerto https://www.facebook.com/ultimoconcerto/posts/117141487029382
Ognuno di noi aspettava di vedere l’artista o la propria band preferita e invece ci siamo trovati davanti a un muro di silenzio.
Silenzio al The Cage di Livorno con gli Zen Circus, silenzio a Pisa con Bobo Rondelli.
Interminabili minuti di silenzio su tutti i palchi di Italia.
Quello era il silenzio dei live club, spazi che producono socialità e lavoro.
Questo è un post atipico per un’istituzione ma davanti a questo silenzio vogliamo essere vicini”.Comune di Livorno – Teatro Goldoni – Fondazione LEM – Effetto Venezia – Cacciucco Pride