Dieci esperienze cinematografiche da cui puoi ripartire

di Paolo Cavaleri

Cari lettori, ho pensato di comunicare su questo spazio, visto il periodo di staticità generale del mondo, per riflettere e perché no, farvi anche divertire con il cinema. Esso è un tipo di arte, si dice la settima, che ne racchiude molte e può essere usato per scopi diversi. La guida orientativa che ho suggerito di seguito può essere utile a chiunque voglia, in quanto credo che contenga dei validi messaggi. Mi concentrerò su tre di questi filmati per esprimere un concetto. Credo sia importante reimparare a rapportarci con la natura, la tecnologia, e cosa più importante col tempo e l’uso che di questo si fa. Ognuno di questi film ha un messaggio, come l’attesa di un qualcosa e la paura di un evento, ma per comprendere meglio permettetemi di portarvi a un livello più elementare, basico, essenziale: la ripartenza. Dobbiamo tutti ripartire, in realtà ripartiamo ogni giorno, settimana o anno e forse ci siamo dimenticati non di come si possa fare il proprio lavoro, si stia in famiglia o si facciano altri tipi di programmi. Ci siamo dimenticati, non tutti, e questa è solo una percezione, del perché . Ci siamo dimenticati del perché e in fondo anche come riiniziare. E io come tanti sto ripartendo.

Con questi filmati:

Sbucato dal passato 1999 – Hugh Wilson
Cast Away 2000 – Robert Zemeckis
Cast Away on the moon 2009 – Lee Hae-Jun
The Terminal 2004 – Steven Spielberg
Forrest Gump 1994 – Robert Zemeckis
Mowgli 1994 – Stephen Sommers
Vita di Pi 2012 – Ang Lee
WALL:E 2008 – Andrew Stanton
Jerry Maguire 1996 – Cameron Crowe
Jumanji 1995 – Joe Johnston

inizieremo un viaggio


Jerry Maguire

Questa è la Terra, ci vivono quasi sei milioni di persone. Quando ero bambino erano tre … è difficile stare al passo ” .




Anni novanta, America, terra delle grandi occasioni, Jerry Maguire è un procuratore sportivo di trentacinque anni con un diverso portafoglio clienti e un’azienda madre, la (SMI) Sports Management International, dove orienta le scelte di carriera di trentatré dei milleseicento ottantacinque migliori giocatori al mondo di football e altre discipline. Non male. Sponsor, percentuali, grandi aspettative personali ma forse non grandi prospettive umane. In seguito alla quarta commozione cerebrale di un suo cliente, il figlio di questo lo manda chiaramente a quel paese e da quella notte il nostro Jerry subirà un’illuminazione.
– “ mi odiavo, no ecco cos’era … odiavo la mia posizione nel mondo … avevo tante cose da dire e nessuno che mi ascoltasse ” – scriverà una relazione programmatica, un inno alle cose importanti della vita, un testo destinato a tutti i suoi colleghi di azienda. Da lì incomincerà la discesa negli inferi, perché quando perdi la capacità di dire balle devi ripartire.
Licenziato da uno dei suoi allievi (Bob), tenterà un’affannosa risalita per riconquistare la fiducia dei suoi atleti. Essi saranno attirati nella rete del neofita persuasore Bob, e Jerry senza un soldo, speranza e, soprattutto il rispetto dell’azienda che contribuì a costruire, ne avvierà una sua con due persone speciali:
Dorothy, ragazza ventiseienne, madre di un figlio (Ray), dell’ufficio contabilità che rimane affascinata dallo scritto di Jerry ‘Le cose che pensiamo e che non diciamo, il futuro del nostro lavoro‘ e Rod Tidwell, giovane giocatore di football dal grande talento ma dal brutto carattere, per questo il cliente dai modesti guadagni per il nostro agente sportivo.
Dopo aver perduto anche l’ultima grande star del suo portafogli, una giovane promessa del football, e preso a pugni dalla sua fidanzata, il procuratore sportivo dovrà ripartire con i suoi due nuovi colleghi.
Ripartirà riconoscendo il rispetto che meritano Dorothy e Rod per essere rimasti al suo fianco.
Con Rod comprenderà che non basta mettere cuore solo nel lavoro ma anche negli affetti. Nascerà l’amore con Dorothy proprio nel momento in cui avrebbe potuto perderla con il figlio Ray per una migliore proposta economica. Prenderà la responsabilità di formare un nucleo familiare. Riconoscerà che è la cosa migliore che potesse avere – “ viviamo in un mondo cinico e lavoriamo in un ambiente di persone fortemente competitive … io ti amo … tu mi completi ”- .



Cast Away on the Moon

Il suo prestito iniziale ammontava a ottantacinque milioni di won , però non ha pagato le rate e calcolando gli interessi lei ci deve … ah duecento trentacinque milioni e duecentosessantamila won … la nostra banca le augura buona giornata ” .



Corea del Sud, Seul, anni duemila. Kim Seung-geun, un giovane elegante senza soldi e affetti, è sul ciglio di un ponte con la sua valigetta da uomo d’affari intenzionato a suicidarsi nel fiume della capitale. Un tuffo nel buio e si risveglia naufrago di un isolotto, al mattino dopo, in mezzo alla città. Senza contatti con il mondo moderno e incapace di nuotare fino alla terra ferma, proverà a impiccarsi con la propria cravatta, ma niente, vittima della sua fame, rimanderà l’importante progetto .
Kim ha modo di pensare realmente nella sua solitudine ai meri rapporti umani avuti con la sua ex fidanzata, i suoi capi aziendali e altre cose. Si nutre di funghi nella speranza di avvelenarsi per non pensare più, ma è la possibilità di reinventarsi quello che lo porterà a ripartire, insieme a una “amica di penna”.
Trova una singolare barca che usa come casa – “ dopo sette anni passati a risparmiare per comprarmi una casa, finalmente ho trovato quello che fa per me ” – , mangia pesci che trova galleggiare per chissà quale veleno e ogni tanto si concede dei volatili che malcapitati volano per la sua isola, tutto questo sognando una vera leccornia della società moderna: spaghetti con i fagioli neri.
Inizierà così la sua missione di vita: coltivare del mais per la farina degli spaghetti e arricchire il tutto con una salsa industriale trovata tra i rifiuti.
In città, due volte all’anno c’è un’esercitazione civile nel quale tutte le persone devono lasciare per qualche minuto le strade o rimanere in casa , e qui una curiosa ragazza Kim-Jung-yeon, una hikikomori (condizione sociale di autoisolamento nella propria abitazione), ha modo di osservare Kim nel suo isolotto, attraverso l’obbiettivo della fotocamera. Sola, sfigurata nella parte alta della fronte, la ragazza si affeziona a Kim e decide di rispondere al suo messaggio impresso nella sabbia (HELLO), avviando così una simpatica e speranzosa interazione per tutti e due, reclusi nel loro mondo interiore. Il naufrago incuriosito da questa amica si chiede chi possa essere e, in una tempesta, non solo perde temporaneamente la sua ripartenza fisica ( il campo coltivato ) ma anche la voglia di tornare nella società moderna. Ripartirà, obbligato da operatori ecologici giunti per ripulire il posto ma soprattutto, alla vista della sua amica di penna su un autobus, corsa da lui, perché affine alla sua condizione .

Forrest Gump

Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita



Stati Uniti d’America, Alabama. Anni cinquanta. Forrest è un bambino che abita solo con la madre. Ha un quoziente intellettivo di settantacinque, quindi per la società non sembra essere intelligente. Sua madre lo cresce con amore ricordandogli ogni giorno che è esattamente come tutti gli altri. A scuola lo prendono in giro, conosce Jenny e ne diverrà amico.
Forrest e Jenny passano gli anni della propria infanzia e adolescenza insieme fino quasi all’università. Qui Forrest, visto la sua dote di velocista, viene assoldato come giocatore di rugby nella squadra universitaria fino alla laurea. La madre, orgogliosa, lo vedrà partire per un’altra avventura: la guerra nel Vietnam. Conoscerà le persone che lo accompagneranno per tutta la sua vita, il tenente Dan, e il suo amico, anch’egli soldato, Bubba, al quale promette che finita la guerra incominceranno una nuova vita nel mercato della pesca dei gamberi. Purtroppo un attacco farà morire i suoi compagni con Bubba e porterà via le gambe al tenete Dan al quale il protagonista salverà la vita. Egli si arrabbia col suo salvatore -“ maledizione Gump, avevo un destino quello di morire sul campo e tu me lo hai portato via ” – .
Premiato con la medaglia al valore per il coraggio, trascorrerà del tempo in piacevole compagnia della ritrovata Jenny, divenuta una hippy, e diverrà un campione di Ping Pong. Ma Forrest ottenuto il congedo dall’esercito degli U.S.A. deve onorare una promessa: quella fatta a Bubba in punto di morte, entrare con la famiglia di questo nel commercio dei gamberi. Inizierà dunque un nuovo percorso acquistando una barca e facendo diversi soldi in questo mercato ittico. Insieme al suo vecchio tenente, ormai non più arrabbiato con Dio e grato a Forrest per avergli salvato la vita, arriveranno diversi soldi che saranno investiti nella Apple, colosso dell’informatica.
Il ragazzo dal basso quoziente intellettivo diviene miliardario, ripartirà dalla sua casa dove tornerà Jenny e, anche se per poco, consumeranno il loro amore che qualche anno più tardi darà loro un bellissimo bambino.


Guarda, osserva, comprendi

Jerry Maguire film del 1996 per la regia di Cameron Crowe, candidato a cinque premi Oscar e a tre Golden Globes.
Apre con uno scenario di un protagonista inizialmente solo, in un contesto apparentemente vincente e realmente falso e ipocrita. Jerry (Tom Cruise vincitore del Golden Globe come miglior attore protagonista) non ha amici ma collaboratori, o per meglio dire competitor, dove in un attimo, per aver mostrato la propria onestà intellettuale e il proprio cuore, viene meno il rispetto delle persone che credeva amiche. Verranno sostituite con quelle che davvero credono in lui.
Ripartirà mostrando loro il rispetto che meritano, lavorando onestamente sulla fiducia e non su parole vuote, tipico del mondo sportivo pubblicitario. Nel film, con Tidwell (Cuba Goodwing Jr. vincitore per l’Oscar al miglior attore non protagonista) si passa dal famoso – “ Coprimi di soldi ” – al – Jerry Maguire, sei il mio ambasciatore del cuore ” – ma è ancora più significativa la ripartenza che farà con Dorothy (Renée Zellweger): insieme, con la stima l’uno per l’altra si innamorano e quando intravedono la rottura inizieranno ancora. – Lo amo per quello che vuol essere, per quello che è quasi riuscito a diventare ” – .
La lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi statunitensi del 2005 premia con la venticinquesima posizione la frase Coprimi di soldi e con la cinquantaduesima Mi avevi già convinta al ciao citazioni ormai famosissime del film.

Cast Away on the moon lungometraggio del 2009 di Lee Hae – jun vince il premio principale del Far East Film festival di Udine, racconta la storia di un uomo distrutto dalla società capitalista incapace di venire incontro agli animi più dispersi. Ripartirà solo in mezzo alla caotica cittadina. Padrone solitario di un isolotto coltiva il mais, prende i semi necessari dal guano dei volatili con una vera carta di credito che ormai non serve. Come scarpe due bottiglie di plastica. Ricomincia a vivere – “ Non chiedo niente di meglio, niente più di questo … la noia perfetta ” – . E così anche la sua controparte femminile, una ragazza volutamente isolata nella propria casa che lo spia e si immedesima nella sua persona. Kim Jung-jeon getta sull’isola in delle bottiglie di vetro dei messaggi scritti su foglietti di carta. Poche parole, semplici ma essenziali a una ripartenza sociale che sarà a lui imposta più velocemente per la visita indesiderata di alcuni operatori ecologici. Una ripartenza più ancestrale che aveva già iniziato con il desiderio di procurarsi la farina per i suoi spaghetti per lui simbolo di speranza. Riparte così, con il nettare dei fiori di salvia, un desiderio da soddisfare e un’identità da svelare.

Forrest Gump del 1994 di Robert Zemeckis, preso dal romanzo omonimo di Winston Groom, vincitore di sei premi Oscar incluso miglior film, vede un magistrale Tom Hanks ripartire sempre, comunque e dovunque.
Corri Forrest corri !!! Parole di Jenny il grande amore della sua vita che lo incoraggia a scappare dai bulli del liceo, corsa che lo porta a infrangere i record universitari della squadra di football. E dopo la guerra, l’esperienza più forte della sua giovane vita, Forrest riparte da una promessa fatta al suo nuovo migliore amico Bubba, divenendo il più ricco imprenditore del commercio ittico dei gamberi. Ripartirà anche il tenente Dan che dopo essersi alleggerito il cuore si ricostruisce una vita.
Il protagonista vedrà morire le colonne della sua esistenza: la madre, Bubba e Jenny.

Non so se abbiamo ognuno il suo destino … o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza, ma io credo … può darsi le due cose … forse le due cose capitano allo stesso momento ” .

Nel 1998 l’American Film Institute lo ha inserito nella classifica dei cento migliori film statunitensi di tutti i tempi.

Buona visione


Partono, cadono e si rialzano per rincominciare. Questi sono i personaggi di questi film, e penso che ognuno di noi si sia sentito un po’ un Jerry o una Dorothy, e perché non un Kim Seung-geun o un Forrest Gump . Ripartire è parte della vita, importa sia il come che il quando ma soprattutto importa ripartire sempre, reinventarsi e riiniziare. Il mondo e la società si sono fermati, si fermeranno ancora starà a noi esseri umani dare l’input per la prossima ispirazione. E ricordatevi che come diceva la madre di Gump
– “ i miracoli succedono tutti i giorni, certe persone non ci credono ma invece è così ” – .

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